Mal di testa, mal di denti, mal di schiena, dolori mestruali, febbre e indolenzimento: quali antidolorifici utilizzare?

L’Italia risulta essere ai primi posto nel mondo per quanto riguarda il consumo di farmaci antinfiammatori non steroidei, meglio conosciuti come “FANS” che vengono a costarci in media all’incirca oltre 500 milioni di euro l’anno.

E’ opportuno sottolineare che occorre utilizzarli al bisogno in quanto favoriscono una più rapida soluzione dei sintomi ma è bene non abusarne e cercare di capire quali sono i più efficaci nel risolvere determinati disturbi rispetto ad altri, ricordando di assumere i FANS sempre a stomaco pieno onde evitare conseguenti bruciori di stomaco.

Vi segnaliamo una breve guida per effettuare la scelta giusta, su quale antinfiammatorio utilizzare quando occorre alleviare alcuni tra i disturbi più comunemente diffusi tra la popolazione.

  • Mal di schiena: solitamente si tratta di un dolore acuto e pungente provocato da un’improvvisa contrattura muscolare lombare e/o paravertebrale, il classico “colpo della strega”. Si può alleviare il dolore con l’ibuprofene da 200 mg (per un dosaggio superiore occorre la prescrizione del medico di base). Dopo circa un’ora dall’assunzione si potrà notare una diminuzione del dolore. Inoltre è possibile anche utilizzare, per contrastare il male alla schiena, anche alcune schiume ad uso topico a base di diclofenac: vanno massaggiate sulla zona interessata per qualche minuto ed è possibile effettuare anche 3-4 applicazioni al giorno.
  • Mal di testa: se la cefalea aumenta di intensità rapidamente è necessario agire subito in quanto se si tende ad aspettare l’antidolorifico avrà meno effetto. L’acido acetilsalicilico, nella nuova formulazione in compresse micronizzate che si sciolgono in acqua è una valida soluzione per combattere il mal di testa martellante. Se si è allergici all’acido acetilsalicilico, si può assumere il paracetamolo in compresse on in bustine solubili in acqua.
  • Mal di denti: si tratta di una tipologia di dolore che, così come il mal di testa, tende ad aumentare. Se si è in presenza di un ascesso con fitte pulsanti e dolore alla mandibola è opportuno consultare subito il proprio medico di base che, in attesa di recarsi da dentista, potrà prescrivere un antibiotico efficace a debellare l’infezione sul nascere. Se invece, si è in presenza di un mal di denti ma senza gonfiore, è sufficiente un comune analgesico.
  • Febbre e dolore alle ossa: quando si avverte la classica sensazione di “avere le ossa rotte”, i muscoli indolenziti e la febbre si tende a ricorrere al paracetamolo o alla più comune aspirina. Questo perché questi due antinfiammatori agiscono contemporaneamente su due fronti, analgesico ed antipiretico. Sono pertanto preferibili ad altre tipologie di FANS che alleviano sì il dolore ma non sono in grado di abbassare la febbre. Le formule più efficaci sono quelle in bustine o compresse effervescenti da 500 mg.
  • Dolori mestruali: è bene ricorrere all’analgesico solo se dopo qualche ora dalla comparsa il dolore non è diminuito. Solitamente il farmaco più indicato è a base di naproxene da 220 mg, in bustine da sciogliere in acqua e utili ad alleviare i dolorosi spasmi uterini in breve tempo. Meglio evitare di ricorrere all’acido acetilsalicilico in quanto è un antiaggregante piastrinico e può , pertanto, favorire la comparsa di emorragie, rendendo così più abbondante il flusso mestruale.