Primavera e allergie. Sintomi e rimedi della rinite allergica.

Naso che cola, occhi rossi e lacrimanti…

Immaginate una bella giornata di sole primaverile, un sentiero nel bosco, un prato in campagna, una partita di pallone nel parco. Temperature gradevoli, giornate luminose, prime gite fuori porta. A rovinare l’idillio per molti italiani, ogni anno arriva puntuale il raffreddore da fieno. Secondo una ricerca del 2016 soffrono di rinite allergica oltre 6 milioni di persone nel nostro paese, con una prevalenza di giovani e donne. Il 40% segnala un problema cronico, ma in molti casi le cure non vengono seguite con costanza e puntualità, aprendo la strada a possibili ulteriori danni per la salute.

I sintomi della rinite allergica

I sintomi di un raffreddore di origine allergica sono tanto riconoscibili quanto fastidiosi. Naso che cola, occhi rossi e lacrimanti, congestione e prurito. Fino a difficoltà respiratorie e asma. Molti pazienti lamentano poi difficoltà nel dormire e conseguenze anche sullo stato emotivo. Un insieme di sintomi che incide negativamente sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali, in famiglia e nell’ambiente di lavoro. Inoltre, trascurare o non curare adeguatamente la patologia può condurre a un aggravarsi della situazione e al suo evolvere verso problemi più gravi a carico dell’apparato respiratorio.

Raffreddore da fieno: le cause

Ma quali sono le cause della rinite allergica che si acutizza in primavera? La primavera stessa! Ovvero i pollini presenti nell’aria inalata. In soggetti con una risposta immunitaria “eccessiva” il contatto della mucosa nasale con i pollini genera una reazione allergica e quindi l’infiammazione delle mucose nasali e delle congiuntive.

Cosa fare in caso di rinite allergica?

L’allontanamento dalle cause della rinite è di solito la prima istintiva risposta. Evitare i luoghi aperti, soprattutto aree verdi, giardini, zone in campagna, riduce i sintomi, ma rischia di condizionare la normale vita quotidiana. Per curare la rinite allergica allora è bene rivolgersi allo specialista allergologo che potrà prescrivere le indagini diagnostiche più opportune, ad esempio i test cutanei, come i prick test che valutano la reazione della pelle a contatto con i vari allergeni.

Le cure per la pollinosi

Il medico allergologo potrà prescrivere farmaci per contenere i sintomi nella fase più acuta. A seconda dei casi poi la terapia potrà far ricorso a farmaci antistaminici e a corticosteroidi per bloccare la reazione allergica e curare l’infiammazione. Infine, nei casi più gravi esistono terapie immunologiche che hanno come obiettivo quello di desensibilizzare il paziente facendogli assumere quantità crescenti di estratti di polline per un lungo periodo (almeno tre anni per un’efficacia duratura). Insomma, anche in caso di rinite allergica, è bene affrontare correttamente il problema e rivolgersi a uno specialista, seguendo poi scrupolosamente la terapia.